Cari Lettori
Ho fondato il circolo culturale “F.lli Rosselli” nel 1984 in quel di Novi Ligure, quando il clima dell’epoca era avvelenato da un vero e proprio servilismo politico verso un P.S.I. che stava barattando l’ideologia per posti di potere.
Ormai in quel socialismo non vi era più nulla di socialista, come ebbi a denunciare nel Consiglio comunale di Novi Ligure (Al) il 6 settembre 1983, quando uscii dal gruppo consiliare del P.S.I. che in quell’epoca era in giunta con il P.C.I. e lo P.S.D.I..
Abbandonai conseguentemente anche il partito, quando torme di assessori, presidenti di municipalizzate, consulenti e quanto altro stavano invece arrivando come lupi famelici, rifugiandomi nel piccolo P.R.I. ove fondai, assieme ad alcuni amici, un gruppo di lavoro denominato: “Democrazia Repubblicana”, che si ispirava ai valori mazziniani, quali il perseguimento di un ideale morale mirato alla promozione del senso civico, di un ideale economico indirizzato verso l’incoraggiamento della cooperazione e della piccola proprietà, di un ideale politico orientato al perseguimento di una reale partecipazione sociale.
In quegli anni mi presi botte di “trasformista”, di “voltagabbana” e un giorno mi venne anche recapitata a casa una busta contenente un mio volantino vistosamente adoperato per usi igienici. Fui anche mandato sotto processo con accuse infamanti rivelatesi poi infondate!
Oggi molti di quelli che mi accusarono di avere tradito il mio partito d’origine o sono rimasti stritolati dalle inchieste del 1992, oppure sono diventati manager in molte delle odierne S.p.a, scaturite dalle privatizzazioni di quelle stesse municipalizzate che, proprio loro, avevano trasformato in pesanti carrozzoni.
In questi ultimi anni la storia si è ripetuta e nel 2006, con l’avvento del governo Prodi, tra gli improperi più diversi, mi sono ritrovato costretto a “rifare le valigie” per fuggire da uno schieramento di Centrosinistra che di sinistra non aveva un bel nulla, ma che era tutto proteso a conquistare il potere per il potere con qualunque mezzo, anche con una coalizione che diceva tutto e il contrario di tutto e che trovava il suo cemento solo nell’odio verso Berlusconi.
Per tale motivo, oggi come negli anni Ottanta questa pseudo/sinistra, al pari della destra che per molti versi le è simile, mi fa paura,. Mi fa paura per le mistificazioni alle quali ricorre, mi fa paura per la demonizzazione dell’avversario, mi fa paura per gli strumenti che adopera, da quelli giudiziari a quelli della diffamazione personale, pur di raggiungere e detenere il potere.
Contro questa sinistra, ancora permeata da uno “stalinismo” duro a morire (quella extraparlamentare) e imbevuta da un “conservatorismo” di democristiana memoria (quella istituzionale), occorre reagire. Bisogna “sterilizzarla”, magari costringendola per un po’ di tempo all’opposizione. Solo così i pescecani che ieri sguazzavano nelle acque torbide del Pentapartito ed oggi in quelle, non saprei come definirle se non solo antiberlusconiane, andranno a nuotare in altri mari.
La lotta dei F.lli Rosselli contro ogni regime è quindi più attuale che mai.
Gian Battista Cassulo
Presidente del Club Fratelli Rosselli
di Capriata d’Orba (Al)
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